Primo ma invisibile

AIO e AEO: Libro per ottimizzare la visibilità online nell’era delle risposte AI

Per anni si è puntato a comparire in prima posizione su Google, ma oggi persino essere primi in SERP potrebbe non bastare. Le nuove risposte AI integrate nei motori di ricerca stanno divorando il traffico organico, offrendo agli utenti risposte immediate che riducono drasticamente i clic verso i siti web. Studi recenti hanno rilevato cali di CTR (click-through rate) di circa -30% sul primo risultato con l’introduzione degli AI Overview di Google, e fino a -70% di clic totali su alcune ricerche informative. Di conseguenza, una quota sempre maggiore di ricerche termina senza alcun clic verso siti esterni – si stima che oltre la metà delle query non generi più visite (cosiddette zero-click searches). In breve, posizionarsi bene non garantisce più visibilità: puoi essere primo, ma comunque invisibile.

Traffico Organico

Crollo dei clic organici

I segnali del cambiamento sono evidenti. In Italia, molti siti stanno subendo un crollo del traffico organico compreso tra il 30% e il 70% sulle query informazionali, in parallelo all’avanzata delle risposte generate dall’IA. I tradizionali indicatori di successo SEO vacillano: anche il CTR dei risultati top sta diminuendo sensibilmente, mentre aumenta la volatilità delle SERP. L’utente medio ora ottiene la risposta in pagina, senza bisogno di esplorare altri link. Questo fenomeno colpisce soprattutto:

  • Content publisher e blog informativi – i portali editoriali e di content marketing perdono visibilità su molte query generiche, perché la risposta viene fornita direttamente in SERP.

  • Settori Your Money Your Life – ambiti come salute, finanza o viaggi vedono Google fornire sintesi da fonti autorevoli, riducendo il traffico organico verso i siti specializzati.

  • Siti senza strategia diversificata – chi ha affidato tutta la propria visibilità alla SEO sta soffrendo di più. Senza un piano full-funnel integrato, anche un ottimo ranking oggi può produrre pochi risultati.

In sintesi, il tradizionale “basta essere primi su Google” non vale più: i comportamenti degli utenti sono cambiati e il traffico organico sta perdendo colpi.

Online

Contenuti bypassati dall’AI

Non solo blog e testate: anche l’e-commerce risente di questa rivoluzione. Le classiche pagine prodotto, per quanto ottimizzate, spesso vengono bypassate dalle risposte AI e dai nuovi comparatori integrati nei risultati di ricerca. Ad esempio, Google può mostrare direttamente un riquadro con informazioni di prodotto o recensioni sintetizzate dall’IA, portando l’utente a confrontare opzioni senza visitare il sito del brand. Allo stesso modo, i contenuti creati per attirare clienti nelle fasi iniziali (come guide all’acquisto o articoli di trend) perdono visibilità sulle query generiche top-of-funnel, perché l’utente ottiene subito suggerimenti e risposte pertinenti dall’AI. In questo contesto, solo i marchi con forte brand awareness e traffico diretto reggono il colpo: un cliente fidelizzato continuerà a cercare il vostro sito o marchio direttamente, mentre chi basava tutto l’organico rischia di vedere calare vendite e lead. Per gli altri, è il momento di rivedere le strategie digitali, perché le regole del gioco dell’e-commerce stanno cambiando.

AEO

Ottimizzazione per Answer Engine

Se il motore di ricerca si trasforma in motore di risposta, occorre adattare di conseguenza le tecniche di visibilità. È qui che entra in gioco l’Answer Engine Optimization (AEO) – l’evoluzione della SEO pensata per i motori di risposta basati su AI. L’AEO consiste nel assicurarsi che i propri contenuti vengano selezionati e citati nelle risposte generate dall’intelligenza artificiale. In pratica significa strutturare le informazioni in modo da rispondere in modo diretto e autorevole alle domande degli utenti. Rispetto alla SEO tradizionale (focalizzata sul posizionamento nei risultati organici), l’AEO punta a essere la risposta stessa. Le tecniche chiave includono: contenuti in formato domanda-risposta, uso estensivo di dati strutturati e markup (per aiutare l’AI a capire e utilizzare i vostri dati), focus su accuratezza fattuale e aggiornamento costante delle informazioni fornite. Questo approccio migliora le chance che l’IA scelga proprio il vostro contenuto da includere nelle sue risposte. In altre parole, l’AEO mira a ottimizzare la presenza del brand nelle risposte AI: è la nuova frontiera per mantenere visibilità e autorevolezza quando le persone non cercano più su Google, ma chiedono direttamente all’intelligenza artificiale.

AIO

Ottimizzazione con l’Intelligenza Artificiale

Oltre a ripensare la visibilità esterna, l’era dell’AI impone di ottimizzare anche dall’interno – ed è qui che parliamo di Artificial Intelligence Optimization (AIO) in senso ampio. AIO significa integrare l’Intelligenza Artificiale nelle strategie e operatività aziendali per potenziarne l’efficacia. Da un lato, vuol dire sfruttare strumenti di AI generativa e machine learning per automatizzare compiti, analizzare dati e supportare il lavoro umano (il concetto de “il tuo prossimo collega è un robot” sottolinea proprio che l’AI diventa parte integrante dei team). Dall’altro lato, AIO implica un cambio di mentalità nel marketing digitale: non ci si affida più a un solo canale, ma si costruisce un ecosistema multi-canale dove SEO/AEO convivono con social, newsletter, community online e campagne mirate. La forza del brand torna centrale: in un panorama in cui gli algoritmi possono scegliere quali informazioni mostrare, avere un marchio riconosciuto e autorevole assicura di essere consultati e citati più spesso dall’AI. In sintesi, ottimizzazione AI significa ripensare il proprio modello di business intorno all’Intelligenza Artificiale – sia come strumento operativo quotidiano, sia come fattore chiave per farsi trovare (e preferire) dalle nuove piattaforme e motori di risposta.

Il Libro AIO

Strategie per il futuro

Per aiutare aziende e professionisti ad affrontare questa trasformazione, AIPIA (Associazione Italiana Professionisti Intelligenza Artificiale) ha pubblicato il libro “AIO: Il tuo prossimo collega è un robot”. Si tratta di una guida completa alle strategie di AIO e AEO, nata proprio per spiegare come “C’era una volta Google. Ora non cerchiamo più: chiediamo, e chi possiede la risposta domina il mercato.” Nel volume vengono approfonditi i temi qui trattati: dall’impatto delle AI overview sul traffico organico, alle tecniche di Answer Engine Optimization, fino ai modi in cui l’AI può diventare un alleato quotidiano nei processi aziendali. Il libro offre dati, analisi e consigli pratici per rivedere il proprio approccio digitale nell’era dell’AI, mantenendo etica e innovazione al centro – valori da sempre promossi da AIPIA.

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