Disegno di legge 1146/2024: l’Italia integra l’AI Act UE e ridisegna il futuro dell’Intelligenza Artificiale
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ToggleIl 20 marzo 2025 il Senato ha approvato in prima lettura il Disegno di legge 1146/2024, delegando il Governo ad adottare, entro un anno, un decreto legislativo di recepimento dell’AI Act europeo. Il provvedimento introduce nuovi obblighi, istituisce un’Autorità nazionale AI e stanzia un Fondo da un miliardo di euro. Questa guida analizza impatti, opportunità e rischi per professionisti e imprese italiane.
1. Il percorso normativo: dalla proposta al voto in Senato
Il testo nasce a giugno 2024 su iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per “assicurare uno standard uniforme di sicurezza e trasparenza nell’adozione di sistemi di Intelligenza Artificiale nel Paese”. Dopo le audizioni con associazioni di categoria – tra cui AIPIA – la Commissione Industria del Senato ha licenziato una versione rivista, approvata dall’Aula con 245 voti favorevoli e 13 contrari. Il provvedimento passa ora alla Camera, ma i punti cardine sono già definiti.
1.1 Delega legislativa e tempistiche
Il Governo avrà dodici mesi per adottare uno o più decreti legislativi che:
- armonizzino l’ordinamento interno con l’AI Act UE;
- disciplinino compiti e poteri dell’Autorità nazionale AI;
- definiscano misure sanzionatorie e incentivi economici.
La cornice europea resta la bussola, ma il legislatore italiano potrà introdurre prescrizioni più restrittive in materia di diritti fondamentali e tutela dei minori.
2. Punti chiave del DDL 1146/2024
2.1 Un’Autorità nazionale per la supervisione dell’AI
Sarà istituita un’Autorità indipendente con prerogative di vigilanza, potere ispettivo e sanzionatorio. La nuova agenzia:
- gestirà il registro italiano dei sistemi AI ad alto rischio;
- potrà ordinare misure correttive o divieti di mercato in caso di non conformità;
- collaborerà con l’European AI Board per lo scambio di best practice.
È previsto un organico di 150 unità entro il 2027, con profili misti (tecnici, giuridici, etici). Le aziende dovranno dialogare con l’Autorità per audit periodici e notifica dei sistemi classificati ad alto rischio.
2.2 Regime sanzionatorio aggravato
Il DDL recepisce l’impianto sanzionatorio europeo (fino a 35 mln € o 7 % del fatturato mondiale) ma introduce aggravanti nazionali:
- +30 % se l’infrazione riguarda la salute o la sicurezza dei cittadini;
- +50 % quando l’algoritmo genera deepfake politici in periodo elettorale;
- pena detentiva fino a 10 anni per uso criminale di sistemi di manipolazione di massa.
Di contro, le imprese che dimostrano conformità proattiva e pubblicano AI Impact Report annuali potranno beneficiare di riduzioni fino al 40 % delle multe, creando un forte incentivo alla governance preventiva.
2.3 Nasce il Fondo Nazionale AI da 1 miliardo
Il DDL stanzia 1 mld € tra 2025 e 2027 per sostenere:
- progetti di ricerca industriale e dottorati in AI;
- voucher “AI Ready” alle PMI (fino a 40 000 € per servizi di consulenza certificata);
- programmi di AI Literacy obbligatoria nella Pubblica Amministrazione;
- iniziative su AI etica e inclusiva, con focus su salute, green e istruzione.
La gestione è affidata a CDP Venture Capital in sinergia con il MIMIT. Per i professionisti iscritti ad AIPIA si aprono finestre di cofinanziamento per progetti pilota e living lab.
3. Implicazioni operative per imprese e professionisti
3.1 Nuove figure richieste dal mercato
L’introduzione di obblighi di audit e trasparenza genererà domanda di profili ibridi:
- AI Compliance Officer, simile al DPO ma focalizzato su risk classification e mitigation;
- Ethical AI Auditor, con competenze di explainability, fairness testing e red teaming;
- AI Impact Lawyer, specialista di responsabilità civile e penale connessa alle decisioni algoritmiche.
*Le imprese che svilupperanno percorsi di formazione certificata in questi ambiti avranno un vantaggio competitivo significativo*.
3.2 Adeguare processi e supply chain
Non basta aggiornare il singolo software: serve una revisione end-to-end del ciclo di vita del prodotto, dal procurement di dataset ai contratti con i fornitori cloud. Chi integra modelli di terze parti dovrà pretendere documentazione AI Act-ready e clausole di responsabilità condivisa.
3.3 PMI: dai rischi alle opportunità
Molte piccole aziende temono costi di conformità. Tuttavia, il Fondo AI e i voucher possono coprire fino al 70 % delle spese di audit iniziale, mentre l’adozione di soluzioni compliance-by-design riduce i costi a lungo termine e apre nuovi mercati (sanità, finance, PA).
4. Come AIPIA supporta la transizione normativa
4.1 Sportello policy e check-up gratuito
I soci AIPIA possono prenotare un check-up normativo di 60 minuti con esperti giuridici e ingegneri ML per mappare i propri rischi rispetto al DDL e all’AI Act.
4.2 Toolkit “Delega Ready”
Il Comitato Tecnico-Scientifico ha sviluppato un set di template contrattuali, checklist di audit e linee guida di AI Impact Reporting. Il pacchetto è incluso nella quota associativa 2025.
4.3 Formazione Executive
Dal 1 settembre 2025 parte il Master breve “AI Governance & Compliance” (48 ore), progettato con università partner. Early bird e borse a copertura totale per under 30.
5. Prossime scadenze e raccomandazioni strategiche
Entro **dicembre 2025** il Governo dovrà emanare i decreti. Le imprese lungimiranti possono sfruttare questa finestra di nove mesi per:
- implementare registri di tracciabilità dei modelli;
- avviare stress-test etici (red teaming) per identificare bias e vulnerabilità;
- partecipare ai tavoli tecnici aperti dal MIMIT tramite AIPIA.
Le organizzazioni che arriveranno preparate alla data di pubblicazione dei decreti potranno ottenere fast-track certification e accedere a bandi riservati a operatori “compliant by default”.
In sintesi
Il DDL 1146/2024 non è semplicemente un adempimento burocratico: è un driver di trasformazione che premia chi investe in AI governance, trasparenza e formazione delle persone. AIPIA è pronta ad accompagnare professionisti e imprese in questo percorso.
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